XXVUI mento, egli mi sembra bènissimo pocersi provare con forza e giustezza da quanto qui ella dice nella sua censura, c da quanto scrive Sagomino. Ella dice, Che sarebbe toccata la medesima sorte a Pelestrina, se le palificati e ì murazzi non /' avessero preservata dall impeto e corrosione dell'onde marine. Sagomalo scrive: T^ona insula Ma-tbimaucus non indigit atiqua urbium muniiione, sed pulcto litore pene ex anni parte cingitur. Se dunque le palizzate e i Murazzi artefatti puotero salvare Pelestrina , molto meglio potevano e dovevano salvare Malamocco i lidi postivi quasi tutto d’intorno dalia natura stessa, i quali e facevano che non avesse bisogno aliqua urbium munitione, e rintuzzavano i cavalloni del mare, perchè col loro urto non la lacerassero roveseiandovisi adosso; e se perì, maris alluvione, è meno vefisimile clic sia perita per 1' impeto dell’onde che pel continuo insensibile iticremen to dell’acque che incessantemente agiva per la suà ro vina. Questa irrefragabile autorità del Sagomino mi fi pensare, che quando i vecchi dicono malamocco era X oppur II miglia in mare, vogliono intendersi propriamen-te come se dicessero addentro in Laguna X o II miglia distante dai Lidi. Così potremmo accordare insieme il Sagomino e gli altri, e principalmente Bernardo Giusti niano testimonio di vista . In fatti Sig. Abb. quel sua FUORI che ella introduce nell a Censura non vi si legge nè in me, nè negli autori citati da me: e un giusto Censore debbe stare avvertito di niente introdur nei testi de Censurato, massimaménte quando afferma di portar le pa role , o i sentimenti degli Scrittori. 44) A proporzione io credo doversi intendere quanto^ detto nel Documento di S. Marco Boccalame, che il sii territorio fosse dissipatum ¿9’’ rosum atque dilaniatimi cioè non solo dalle straordinarie maree, ma principalmente dall’azione insensibile del Comune alzato, ma cont:-nuo e mordente. Anzi quando mi sia permesso arri schiare una mia conghiettura , credo che quasi tutte l’i- . sole del Mondo, le quali nell'Oceano o altri mari insensibilmente sparirono, dall’acque che alzarono il loro pelo generalmente debbano riconoscere il principio fatali della loro sommersione e disfacimento . 45) Rifletta dunque Sig. Abb. che io non dico giammai Malamocco &c. essersi sommerso dal solo Comune alzato , o dall' ordinario flusso: ma dico, che ii Comune alzato diede tanta azione distruttiva all’acque, che cor- } rose- 1