xcv.u qualche cosa in difesa di tutti i nostri Veneti Scrittori contro f imputazione di favolosi datagli da un Forestier CORRIGE. L’erudito straniere Ten-tori oppugnando la pregiudicata opinione de\\' antica Veneta Democrazìa, ha dimostrato nel suo Tomo III , pag. 274 , e seguenti con sodissime ragioni , e con autentici irrefragabili Documenti , cheii Consiglio Maggiore annuo elettivo era formato sin dalla sua istituzione di soli 'Nobili , e che questi sodamente erano capaci sì del Consiglio , che di cuoprire Je inallora esistenti Magistrature. Laonde , o il Sig. Gallicciolli crede, che il Tentori siasi ingannato, o no/ Se stima false le di lui asserzioni , doveva ribattere le prove, e dimostrarne l’insussistenza ; se poi egli non è in grado di convincerlo di errore, doveva almeno correggere le sue inesatte asserzioni, che olezzano di quel pregiudizio , e di quell’abbaglio, eh’è corn ine a’Veneti Cronichisti, adoperati dal Sig. Gallicciolli medesimo. 150) Il Gallicciolli al citato numero 392, soggiunge in oltre: Se una famìglia, che.più non erari entrata riceveva quell'onore, ALLORA contavasì nel numero degli Ottimati: ^ e ciò dicevano ì nostri antichi, Esser fatto del Consiglio. Chi così dice e sente, ha egli bisogno di ricorrer per informazione a un erudito Straniere? Sig. Abb. Tentori, se ella voleva proceder adequatamele e da E-1 udito Straniere doveva aggiugnere ancora quelle mie | Parole, le quali fanno vedere , c'-'e secondo il mio senti-pento Plebei i quali restassero Plebei non entravano it* Tom. vili. g Con- singolare ■ ERRATA. XXIII. U Sig. Gallicciolli lib. 1 , cap. ix, n. 392 , pag. 318, così tra le altre cose scrive: ,, La divisio-1. ,, ne in Ottimati e plebe, ,, che dee principiarsi dac-1^,, chè furono eletti i primi „ Tribuni, debbe poi anco-„ ra continuarsi fino al I,, 1297 , quando si chiuse I j, il Consiglio. Non era ve-\ L ramente, che lesoleTri-„ bunizie famiglie entrasse- I„ ro ne’ vecchj Consigli : „ tutti quelli , i quali per „ capacità , dovizie , one-,, stà di professione, o an-,, tichità di prosapia porta-„ vano caratteri, che li di-„ stinguevano dal comune ,, del Volgo, entrar pote-,, vano negli annui Consi-M g’j ec. „