xvì renza trovasi voltata e pronunziata th , t, s, 9, d, dh, . Sicché pronunciando Ja per x, da Thi-moj tòsto si genera il Simois. Ella certamente mi dirà il Colombodei fiumi, se per cercarne uno ne ho scoperti identicamente cinque. 24) Ma che dirà poi ella Sig. Abb. se io cercherò sotto agli occhi suoi di trasformare il Timavo in Medoaco? Non tema, che sarà Magia bianca. Dico dunque, che Timavo e Medoaco sono due\ voci sinonime, significanti amendue solamente Fiume, e derivate dagli stessi vocaboli Orientali, o per lo meno sinonimi. Dagli Orientali J’acqua si dice m'aim, me, memè, moj, majà , e per venire o concorrere dicono * tb'ah, atbì, che variamente, e con libertà si pronuncia anche oggidì adbàb, adab, as'ab &c. Da questo verbo derivano thi, o dhi, tboj o dboj, cioè concorso, confluxus. In vece dunque di tbi-moj d onde nasce Timavo, siasi detto egualmente bene me-dboj, cioè acque di concorso (e m’appello agli intendenti se qui sianvi violente stiracchiature) ¡allora salterà fuori il Medoaco alla desinenza Greca o Latina . Che se a lei Sig. Abb. movesse scrupolo il verbo tttb'ab da me qui assunto, posso per favorirla surrogarvi il suo sinonimo dabak, che troverà nel Castelli , e sarà allora più sensibile e meglio accomodata alle nostre orecchie quell’etimologia, che Medoaco sia detto così, cioè medebak, vuoisi dire acqua di venuta. Tuttavolta ancora così non si fa intendere se non l’idea generale di Fiume. Questo secondo nome pià a lungo si conservò e conoscevasi ancora prima di Virgilio . 25) Un’altra parola, e poi basta. Diasi che per gravissimo errore Virgilio trasportasse coerentemente alla favola di ALneto il nome di Timavo alla Brenta, come trasportò su quella favola l’Illirio e la Liburnia nella Venezia, benché il Timavo non fosse nè neli’IIJirio, nè nella Liburnia: diasi che per un mal inteso verso di Lucano, Marziale, Stazio, Claudiano, Sidonio&c. dicessero e riputassero per abbaglio enorme la Brenta essere il Timavo : diasi , che da questi siano stati indotti in fraude e in errore, ed abbiano adottata una favola il Gesnero, il Biondo &c. Ma è vero sì o no, che la Brenta fu detta almeno per favola e sproposito da alcuni Timavo? Se questo non può negarsi, perchè già Cluverio, Celario , Egna-zio &c. sventarono questa favola ; come mai può essere un mio errore dei più classici e palmari l’aver avvertito, che