cxxxiii entravano in Consiglio, e poi si fa prometter al Doge * e si obbliga a non chiamarla se non con facoltà del C. Mi e Minore? Si dice che alla Conclone pubblicavansi le Leggi e Parti già concretate , e poi si vieta al Doge di proporvi altra cosa se non laudata nei Consigli / Si reputa inutile la Concione , e poi la Legge del 1422 si debbe notificare in pubblica Concione.'1 E per qual fine si pubblicavano massimamente / Udiamolo da un Documento medesimo che ella porta VI, 292. Et inprimo JLr~ rengo quod fiet, teneantur Consiliarii & Capita, qui prò tempore erunt, omnino ipsam partem fatare laudari, (s* confirmari secundum usum , pieni ss imam obtineat firmi-tatem. Ecco a che servisse l’Arrengo, eppur trattavasi della Legge 1376, 28 Decemb: in M. C. T^ati ante des-porrsationem non probentur de M. C. Non vi erano pii Nobili fuori del C. M. nel 1423, e si ordina tuttavia lArrengum amplius non vocetùr ! E si dice inutile chiamar c]ue 11 i, che fuori di Consiglio nullibi extabant ? Ah Sig. Abb.! si decretò di non più chiamar l’Arrengo, non perchè fosse inutile chiamare ¡Nobili fuori di Consigli, che sapevasi non esservene , ma perché era giunto il tempo opportuno, in cui i Nobili potevano liberarsi affatto da quella vecchia pratica senza tumulti. Deponiamo Sig. Abb. alla fin fine una massima erronea, che ne genera tane' altre, nata dal desio soltanto di commendare i nostri Nobili a qualunque costo. Di tai commendazioni essi non ne hanno bisogno . Negli antichi secoli della Nazione il piano e le indoli non erano quali si vedono a’tempi nostri . Fino dal principio della Nazione, come dissi tante volte, il p(ipoio Veneto ultroneo concedette agli Ottimati sopra diseaélum isrjud'tcium tribunatus : tuttavia con-cedevasi alia plebe qualche ombra di autorità precaria, e di governo, e la prudenza dei nostri Padri, che erano nelle circostanze vide , essere sapientissima cosa accomodarsi all’indole dei tempi. Illuminati com’erano conobbero , che non potevansi tutto ad un tratto evacuare gli umori cattivi senza dar la morte al corpo infermo. La loro sapienza più utilmente che quel gian Romano Fabio Massimo cunSlando restituii rem: S'accomodarono all esigenza dei loro tempi finché a poco a poco fu loro possibile ridur a perfezione il governo politico. In tal guisa e prima rilasciando qualcosa del suo , e poscia esigendo tutto il suo salvarono la Repubblica . ER-