xxxì £gnaco più probabilmente non vi fu mai, come puote so-mergersi? Se Benaco vi fu realmente, e sussistono ancora le site reliquie in Tusculano, come può ella scrivere, che si sommerse nel Lago? Se Benaco vi fu in verità, e in verità si sommerse per terremoto ne! Lago l’anno 243, come poi la posterità di Probo puote ritirarsi circa Be-naco nel 283, secondo Vopisco? O Vopisoo fu mal inteso avendo egli parlato del Lago e non d’una città,- in tal supposizione Benaco città non vi fumai, dal passo diVo-plsco riconoscendola alcuni, e una città che non ebbe esistenza , non puote giammai realmente sommergersi per terremoto^ o Vopisco fu bene inteso, e parlò d’una città JBenaco; e se questa, come dico , ancora sussiste, non si sommerse già, e se si sommerse nel 243 > non puote venir in capo di Vopisco nominarla, e dire, che circa quella la posterità di Probo si ritirasse nel 283. Ella dunque vede, Sig. Abb. che nè dal Callao di Lima, nè dalla città Benaco niente.di categorico io posso concedere : e oltre a ciò non mi sembra giusta illazione , Callao e Benaco nabissarono per terremoto, dunque anche Sipatia. 51) Ma Sipario, io non la trovo nelle mie Carte e Libri Geografici. La vedo solamente menzionata nella lettera scritta dà Pirano. Per ciò conveniva, che ella indicasse) alrtfeno citandoli, perchè gli si prestasse fede* I fonti dai quali ella trasse, che nabissò per terremoto, pur- hè fossero Scrittori più critici e degni di fede di quelli, i quali parlano dell’inabissamento di Callao e Benaco. Il piccolo luogo Sipar, forse e senza forse non diverso da-Siparia, sussiste ancora oggidì al settentrione di Umago: e quanto è probabile, che Sipar sia S¡paria, tanto è improbabile che S'iparìa siasi inabissata per terremoto. Si-paria non può essere il Siparuntum di Tolomeo , II, c. 17, che Melezio crede chiamarsi Selatina, II, 57, perchè viene posta da Tolomeo fra le città mediterranee della Dalmazia più di 150 miglia lontana dal mare . Per me non vorrei, che Siparia fosse stata Una città come Benaco, Cioè un ente di ragione esistente soltanto nella fantasia di alcuni Piranesi, che per dire qualche cosa dissero, che vi fosse quella città, cui ella in appresso aggiu-gne, certamente per ipotesi e conghiettura, l’inabissamento per terremoto. 52) In fatti non compariva che un lungo Sotterraneo per quasi due miglia interrottamente, poscia alcune muraglie colle vescigie d’un molo come imaginarono. Poteva essere