*cl* do pàfeCcÌiié altre cose di quella stia settima Disserta* ¿ione, clie mostrano ricercare maggiore e più diligente esame. 153) Nel t. Ìli , dalla pàg. 274 fino alla 276, esprimendovi ella ciò che già fu insegnato dal Sandi II, 400, non havvi che opporre. Alla pag, 276, ella porta Topi- I «ione d’alcuni, i quali non senza fondamento pretendono , I esservi stato M. C. fino dall’istituzione del Dogado . 5 Questa sua informazione in ella, che ter istituto ma neg-I già quel punto nell’Opera sua, non è adequata, nè qu.-le la ricercano i Lettori. Fuvvi M. C. fino dall’origine della Nazione, vi fu sotto i Dogi, e poi ebbe sistema migliore nel 1172, sebbene comescrivesi da’Cronisti sol. tanto nel ii8o siasi principiato a dir Maggiore. In fate i. a bizzeffe i nostri Annalisti scrivono, che i Maggiora-schi ¿afesta convenivano insieme dalle isole: e nel vero; come potevano regolarsi gli affari comuni senza un Comune Parlamento,' o Assemblea? Consiglio Tribunizio ella medesimo riconosce t. Ili, 103. 154) Ma volendo ancora prender la cosa dall’origini IdH Dogado, erano sue parti additarci la qualità e indole dei Soggetti o persone, che entravano in quei Consigli prima ancora del sistema preso nel 1172. Sospetto che noi facesse per non pregiudicare alla sua sentenzia, che sempre soli Nobili 9Ìano entrati nel Consiglio senza distinzione di epoca. Se ciò ella avesse giudicato be- tne di fare , noi avremmo meglio qualificato il sentimento di quegli alcuni , che ammettono M. C. fino dall’ istituzione del Dogado . Quello che ella non fece, per informazione de’miei Lettori farò io di passag-] gio. 155) Salvo dunque miglior giudizio, l'indole di quelli che entravano negli antichi Parlamenti prima del 1172, ¡0 credo potersi trare da quanto leggiamo in antichi Dormenti. Nel 978 il Doge Vietro Orseole, e Prhnat.es & Proceres Veneti# in 'Palatio omnss se adconciliaverunt ; :otne scrissi I, 665. Così pure nei 979, 1009, 1085, io2, Scc. In questi Consessi vi entrarono Hierernias Li-Krtus Tetri Vrseoli Ducis: vi entrarono alcuni Aquilejen-es t Pinienses, Caprolenses , Cìvitatensesnovenses &c. che utti certamente non erano nostri Ottimati. Nel 981 nbun Mimmo dona il Monastero di S. Giorgio inAssem-J ^ea curri Patrìarcba , Episcopis , & cunilis Primatibus , • a ¿3* Papulo Venetiarum •" C-irn. Vili, 205: ove quel g z Ì3*