62 • Fig. 34 -Galere a trireme e cocche della metà circa del Sec. XV. tra le miniature del Codice Virgiliano N. 492 della Riccardiana di Firenze. zioni classiche. Basta ricordare com~ il Senato e la Repubblica di Venezia accoglievano nel cinquecento la proposta fatta e concretata in una serie di disegni e diagrammi, raggruppati in un curioso codice marciano (Manoscritti ital. Cl., VIII N. 379) sotto il titolo di "Disegni di biremi, triremi e qua­driremi, offerte fatte al Serenissimo Principe di Vinegia intorno alla fabrica di legni marittimi da guerra, per Alessandro Picheroni della Mirandola". Dopo matura consulta coi proti del!'Arsenale e con altri intenditori di galere, escludevano infatti ogni possibilita di sovrapporre i banchi di voga, secondo quel sistema, piu o meno pratico ed ingegnoso, che tanti studiosi d'archeo­logia navale poi escogitarono per spiegarsi la struttura ed il funzionamento di certi classici tipi di poliremi a vari ordini, di cui, come si sa, si tentarono anche varie volte modelli e ricostruzioni. In tutte le carte relative alla galera mediterranea, dal duecento al cinque­cento, come ricorda anche l'Ammiraglio Fincati nel suo studio particolare sul­l'argomento, mentre gli ordini dei capitani sono solennemente datati" in tri­remi nostra apud ... " si trovano espressioni non dubbie: come, galee armate "ad tres remos ad banchum -galie armate a tre remi per bancho -galie de tre ordini di remi -bergantini ad un remo per bancho -bergantini a do remi per bancho -galion che vano a remi do per bancho e do omeni per remo -:­galte interzade e galie inquartade -galie da tre remi e tre omeni per bancho"