30 Bizantino, 1 dal nome della presunta madre patria Bojtw. Che in antichissimi tempi essa sia stata un nobile emporio, lo conferma l’autorità di Scilace. 2 E forse perciò che l’Appendini3 fa l’ipotesi essere stata Budua „la sola città che i Sardiati (Ai-diei) avessero al mare, di dove incominciavano la piratica, e si davano i segni onde dall’ interno delie parti mediterranee l’armata gioventù accorresse al lido ed agisse secondo il bisogno e la speranza del bottino“. — Quello che, dopo quanto asserisce Scilace, risulta di positivo e di certo è che Budua fu oppidum civium Romanorum. 4 Come del nome di Ascrivium, così pure del nome di questa città ricorrono non poche varianti. Scilace la chiama Bsu^ókìv, Plinio Butua, 5 Tolomeo BiuXoua, 8 Porfirogenito Bóuts^a 7 e finalmente Peu-tinger Batua. — Nei secoli di mezzo troviamo Gu-dua,8 Cudua, 9 Bodua, 10 Bulaba, 11 Butama. 12 II Carrara là dove cercando le suffraganee di Salona, non trova il nome di Budua tra le chiese di Albania, la suppone denominata con quello di Bislve 13 che è numerata subito dopo Doclea. 1 p. 177. V. anche: Volatemi „Commentarium Urbanorum“ Basileae Froben 1544. p. 856. — Butua priscum retinet nomen a Cadmo aegyptio condita, dictaque hubus ad currum junctis Ime commigraverit, rei a Buto Aegypti civitate — Bufo (Kem-Kasir) sul Delta, oracolo (Iella Dea liuto. 2 Peripl. 24. 3 1. c. 4 Plin. 3. 23. 144 (1. 1). 5 id. in Bandrand 1. c. ex ¡liner 1. 2. Linquitur a tergo Butua — Boccardo Bet.ua. Cluver (Introd. in univ. Geographiam Elzewir 1641) p. 214 Budoa. 6 1. c. 2. 16. 5. 7 Themat. XI. 8 Onorio P. al Cap. di Ragusa — Feier 1. 6. 236 (121) 9 Feier ibid 283 (161). 10 ibid 7. 92. 94 (50. 51.) Parlati V. 62. 11 Der l'Isles cfr. Banduri Imperimi Orientale. 1 ■* Orbini I. c. 182 — Busching p. 245. Buthama. 13 Carrara F. „Chiesa di Spalato un tempo Salonitanau‘ Vienna 1844. p. 32. n. 2.