PARTE PRIMA. Fino all’immigrazione dei Serbi. ( - 638. d. c. ) L* estremo confine dell’ odierna Dalmazia, che monti per lo più aridi, scoscesi ed altissimi, rive ornate di fertili campagne, copia di seni, di baie, chiese, case campestri rendono quanto si può dire vario, 1 delizioso e incantevole, è chiamato nLe Bocche di Cattato“. Sono esse un canale dell’Adriatico, miracolo di sicurezza per i naviganti, 2 il quale si interna per ben tredici miglia, e prende nome dalla città che, eretta nel sito più interno, ne è la capitale. * Vedi : — Appiani Alexandrini nRomanarum Historiarum quae superstiti!11 ab Im. Bekkero recogn. Lipsiae. Teubner 1852. Diodori Siculi „Bibliotheca Historica“. Ex recogn. Im. Bekker — Lipsiae, Teubner. 1853. Livii Titi „Historiarum libri a. U. C. recogn. I. Bekker. Berolini Reimer. — Polybii Lycortae Megalop. „Historiarum libri qui supersunt11. Lipsiae Tauchnitz. 1816. — Pomponius Mela „De Situ Orbis11 Comm. C. II. Tschuc-chii. — Slrabonis „Geographica“ recogn. At Meincke. Lipsiae. Teubner. 1852. — Palladii Fusci Pai. „De situ orae lllyrici Libri“. Notis Ioannis Lucii. Daini, illustrati. VI. in Lucii I. ,,De Regno Dalmatiae et Croatiae“. Am-stelodami. I. Blaew. 1666. 1 „11 Canale di Cattaro, che il Balhi paragona al golfo della Spezia, ricorda splendidamente il Bosforo di Bisanzio“ V. Carrara — La Dalmazia descritta — Zara. Battara 1847. p. 8. 2 ibid. p. 49.