64 dendo inutili tutti i suoi maneggi, venne in Budua, e di Ih s’ adoperò con ogni sorta di promesse per ottenere almeno che Cattaro si dedicasse spontanea alla sua protezione. Ma Emanuelo Conmeno, allora imperatore, seppe i maneggi di lui e gli mandò contro Teodoro Radiata con grosso esercito che 1’ obbligò a ritirarsi e giustificare ogni suo operato. 1 Vili. Guarentiti in tal guisa dalle aggressioni di Nemagna, i Cattarini rivolsero le loro cure alla prosperità materiale pubblica e privata. Mandarono quindi sollecitamente a Ragusa in nome di Dessano rettore, e del comune e del popolo di Cattaro delegati affinchè fossero regolati i rapporti commerciali con quella città, e con più fermi legami fosse consolidata la pace che fioriva tra i due stati vicini. 2 II relativo atto fu infatti segnato il dì 20 Settembre 1181. Nemagna frattanto non aveva cessato di adescare Cattaro con le più lusinghiere promesse, tanto più che l’imperatore bizantino preoccupato dalle cose dell’Oriente, non poteva pensare alla Serbia. Cattaro allora vedendo sempre maggiore il pericolo di appartenergli per la forza delle armi, gli mandò ambasciatori per ottenerne la protezione (1184). 1 Niceta ibid. IJ Ljubidì Monum. Star. Meriti. I. li. dalla pergam. esistente nel-l'Archiv. di Vienna.