195 quelle parti molte fatiche e travagli a vantaggio della chiesa. Contemporaneamente a Marino 1 fu Nicolò Macchinese, oratore, teologo, diplomatico. Creato da Pio II vescovo di Modrussa, fu nel 1462 inviato 7 a Stefano Sandal di Bosna ed ai principi vicini per iscopi religiosi e per distaccarli da Maometto II. Raggiunse Nicolò lo scopo, ma il Turco indispettito al diniego del tributo invase la Bosna e in breve la ridusse in suo potere. Quindi Nicolò si trasferì in Ungheria quale legato pontificio, ma incorso nella collera del re (Mattia) che non volle apprezzarne la fedeltà, uscì da quegli stati. Morì in Roma e fu sepolto a S. Maria del popolo. Sul sarcofago che gli fece erigere la cugina Francesca di Ragusa, leggonsi i seguenti distici: D. O. M. Quem nullum latuit studiurn, vis nulla loquendi Urna tegit celebrem quantula Nicoleum. Hic meruit post te certas, Hieronyme, laudes Alter honos et spes, Illyris ora, tibi. Occidit an vivit praesul Parca improba? vivit, Non timet ut rapiat parva Modrusa decus. Del Macchinese ci è rimasto il libro super Psal-mos, che trovasi nella Vaticana, e l’orazione funebre del cardinale di S. Sisto Pietro Riario arcivescovo di Firenze 3 che non si sa dove nè quando fu stampata. Il di lui trattato della Consolazione dedicato ad Dominimi Marchum Vicentinum praesu- 1 Appendini 9. Farlati IV 74, 108. Gliubich. Dizionario 190 e seg. 2 Così Pio II nello scritto con cui gli confida questo carico. “Cum itaque in presentiarum opus sit prò quibusdam arduis negotiis fidem catho-licam concernentibus, nos aliquem prudentem et fidum, atque expertum virum ad regnum Bosnae, qui ibidem negotia ipsa diligenter et accurate tractare et ad debitum finem reducere sciat, et valeat, destinare ; tuque de cuius singulari prudentia et eximia probitate, rerumque experientia apud nos fide dignia testimonia facta sunt, ut ad hujusmodi negotia tractanda, et pera-genda aptissimus, nobis fueris propositus---- (Farlati 4, 74). 3 M. in Roma 1474.