42 leu do ad ogni patto farla sua ricorse alla violenza. La congiura da lui ordita allo scopo di rapirla non rimase secreta; chè Andreaccio informato a tempo di tutto, e messa in chiaro l’innocenza della figlia, la ricoverò nelle proprie stanze e rese in tal guisa vano il tentativo dei congiurati. Continuando Andreaccio in opere di pietà a favore della patria ebbe presto occasione di assicurarsi una fama tra le venienti generazioni di Cattaro imperitura. Portatisi sui primordi del secolo IX alcuni mercanti veneziani nell’Asia Minore, non trascurando in mezzo agli affari di occuparsi conforme al pio uso dei tempi, anche in opere di religione, trovarono le spoglie di S. Trifone martire del III secolo d. C. ed avendole acquistate s’accinsero a ritornare col prezioso carico alle patrie lagune. Il desiderio fu reso vano da una procella, che avendoli colti nell’Adriatico li indusse a cercar salvezza nel Seno di Risano. Allora quei di Cattaro venuti a conoscenza del carico di questa nave, — „clion-vocati 1 per loro più zintilhomini et migliori de la dita Citàa — deliberarono di farne essi l’acquisto. Andreaccio Saracenis ed altri patrizi cittadini, incaricati di trattare col pilota, conclusero 1’ acquisto pagandogli 200 soldi romani per l’urna, 2 e .100 per una corona di gemme che la sormontava. Il dì 13 Gennaio (809) clero e popolo, mossero per navi alla volta di Porto Rose, onde levare il corpo del Santo. Ritornati coll’ urna a Cattaro, e giunti là dove oggi è la Cattedrale, il vesco- 1 Legenda 1. c. 2 Questa vecchia urna si conserva religiosamente in una pila di pietra e la si mostra a chi visita la Cattedrale. L’odierna urna è di argento, lunga 1’. 10”. 6’” e larga 11”. 6”’. — Tutto intorno vi è descritto in bassorilievo il martirio del S. (cfr. Kukuljevic „Arkiv za Povjestnicu Ju-goslavensku“ Voi. IV (Zagreb. Gaj. 1857.) p. 341.