168 era severamente proibita ; l’eventuale acquirente perdeva l’importo esborsato, perche un cosifatto acquisto veniva al fisco. Nè era lecito alterare il numero dei contadini che alle famiglie venivano coi rispettivi terreni assegnati, meno poi il licenziare o cambiare una parte di essi. E i contadini stessi dovevano essere obbedienti ai padroni, e riconoscere T alta sovranità del comune. Quelli di Gar-balj dopo di esser venuti sotto il dominio di Cat-taro continuarono per qualche tempo presentare al re di Rassia certe regalie a nome del cessato loro municipio ; Cattaro allo scopo di indurli a smettere questa costumanza impose loro il livello annuo di 4 grossi per ogni capo maschio. 1 foresi erano in generale detti Slavi però andavano distinti i Posamici, 1 o Posanici, cioè quelli mandati 7 a colonizzare i terreni che mano mano venivano ad appartenere al comune. I posa-mici costituivano una classe abbastanza apprezzata in confronto agli altri foresi: un posamico poteva stabilirsi in città per esercitarvi un arte e vi godeva di tutti i privilegi accordati ai cittadini. Alla festa di S. Trifone, fino allo scorcio del passato secolo, i possamici intervenivano armati, condotti dal capitano del contado che precedevali assiso su bianco palafreno. 3 Sappiamo che tutti gli affari politico militari dei confini erano diretti da un nobile, dall’autorità del quale dipendevano anche alcuni legni destinati alla custodia del golfo, e che a lui era subordinata la forza territoriale sotto gli ordini di un sopra-intendente e del capitano del con- ’) Posad - veter - slov. sobborgo Posa(d)nici abitatori del borgo. Posaditi piantare, collocare ; posagjenik piantato, collocato e probabilmente colono. Reutz ha Landsleute contadini. 2) Forse dalle ville costituenti il primitivo possedimento territoriale del Comune. 3) U. R. Ballo di S. Trifone. G. Gelcich. La Marinerezza 1. c,