PREFAZIONE. liili Callaro e delle Bocche è slato scritto abbastanza; però spesso sfavorevolmente, e sempre senza certo fondamento. Causa precipua di ciò si fu il difetto di nn’ illustrazione qualunque, la quale per via di documenti ne rilevasse l’importanza storica appetto delle altre parti della Provincia, di cui Cattaro e le Bocche non sono per avventura la parte meno pregevole. Imperocché, fallito colla morte del D.r Urbano Balfaelli (1848) il desiderio, onde i Bocchesi dei primi decenni di questo secolo furono tanto animali, di vedere tolte le dubbiezze che intorno alle cose loro avevano ingenerato Flaminio Cornaro (f 1778), magnificando nella storia di Cattaro le glorie del suo S. Marco, e Jacopo Coleli col corredo di documenti monchi o inconcludenti con cui volle ampliare l’opera del primo, prevalsero le Memorie successivamente scritte da alcuni viaggiatori sulle traccie dell’Orbino, dell’Appendini ecc. e sotto impressioni più o meno esagerale dalle condizioni climatiche del Seno Bizonico. Dannoso poi ai Bocchesi, non meno che alla storia eziandio di tutla la Dalmazia, tornò il silenzio che intorno alle Bocche fu osservato dai cultori delle cose dalmatiche, i quali, trascurala a-vendo la storia dei popoli che sono fra la Narenla e la Bojana, mancarono di quella chiarezza che in generale spesso si esigeva da loro. Quindi doppiamente necessario ed urgente rendesi un libro di memorie storiche sulle Bocche di Cattaro. E se chi, nel desiderio di corrispondere ad entrambi gli scopi ne pubblica un saggio, non incontrerà il gusto di lutti, vuol dire avere egli compreso, che ogni indugio a migliorarne la forma, avrebbe accresciuto il male finora derivalo dalla mancanza appunto d’un tal libro.