139 di voti la legge del 1391, dichiarò ristabiliti con quelli gli eccellenti rapporti commerciali che le ostilità e le rappresaglie fino allora incorse avevano tronchi. Ma i vantaggi che da questo fatto erano per derivare al commercio ed alla navigazione dei Boccliesi 11011 furono di durata. Ostoia di Bosna accortosi dei maneggi per la dedizione di Cattaro ai Veneziani, intimò ' a questi (13 Settein. 1405) non si ingerissero nelle cose di quel comune. L’ ambasciatore cattarino infatti era stato licenziato il mese innanzi (7 Agosto) con una risposta negativa : Venezia, che essendo impegnata contro ai Padovani, non poteva per allora accettarne la dedizione, raccomanda ai Cattarmi di attendere tempi più opportuni. 2 Fondandosi su questo fatto la república dichiarò ad Ostoia di non aver mai aderito alle inchieste dei Cattarmi; soggiunse però che voleva ritenere la città e il territorio di Budua che aveva ottenuti da Giorgio ed Elena Balsa. Ostoia occupato in altro non ebbe tempo di sostenere le sue pretese; non corse però troppo quando sorse un nuovo pretendente al dominio di Cattaro. Era questi Sandal, dell’ illustre famiglia tirameli, alla quale il re di Bosna aveva donato come s’è detto, (1389) la signoria di Cheimo con eventuali diritti sul bosforo di Cattaro. 3 Reclamò dunque Sandal da Ladislao di Napoli i diritti de’ suoi maggiori, pretendendo anzitutto il possesso di Budua. Ladislao 4 domandò quindi ai Veneziani (12 Giugno 1406) Budua e le vicine ville delle quali egli si teneva padrone essendo esse antica proprietà dei 1 Glasnik XII. 217. 4 Glasnik. ibid. 3 Vucetic. Odnosaja Dubrovcana sa bosanskijem velikasima ecc. (Progr. ginnasiale) Ragusa, Prettner 1875. 4 Glasnik. XII. 239.