190 dro Gallo (vulgo de Villa Dei). Tutte le opere da lui pubblicate portano soltanto il suo nome e sono d’importanza o classica o teologica. * * * Medesimamente coltivando le scienze, i Boc-chesi dovettero inanzi a tutto pensare alla difesa e alla conservazione della loro libertà municipale non meno che a quella della loro religione, di fronte alle velleità di conquista e alle sette religiose di oltremonte, onde furono per tanti secoli insidiati. E perciò il maneggio delle armi, la prudenza diplomatica e la teologia furono i primi e più cari studi. Nelle prime accanto ai Bolliza, a Michele e Nicolò Buccina, accanto ai Boboli, ai Sestokrilic ecc. dei quali abbiamo già esposti i meriti, sono ricordati specialmente Trifone de Buccina nel 1313, Paolo de Toma nel 1325, Biste de Primuti nel 1328, Lampredo de Menze nel 1334 nunzi dei re di Serbia al senato di Ragusa; 1 Nicolò Drago che assai si distinse 2 alla corte di Tvarco re di Bosna, e molto fu riputato nelle arti e nei maneggi difficili del governo; e finalmente Nicolò e Marino Bisanti che nei secoli XIV e XV vennero in lode di celebratissimi capitani. 3 II primo di questi, Nicolò, morì sullo scadere del 1500 in Venezia, al suo ritorno dal Levante ove servì la Repubblica col grado di colonnello del reggimento dei Candiotti, ed ebbe onorevole urna sepolcrale nella chiesa di S. Zac- 1 Pucic Orsatto. Spomenici Srpski ecc. Belgrado 1858 V. II. p. 1, 2, 8, 12. 2 Orbini 1. c. p. 308. Appendini. Illustri di Cattaro 1. c. p. 21. 3 U. Raffaeli. Della famiglia Bisanti (V. la Dalmazia a. 1846 p. 418). Orbini 1. c. Gliubich. Dizionario biogr. degli illustri Dalmati. Vienna, 185 6. Diiringsfeld I. Aus Dalmatien. Prag. Bellman 1857 III p. 310.