167 candelle di sego, prodotti tutti dei quali si faceva spaccio non solo nell’interno, ma anche nella vicina Albania, a Venezia e nelle Apulie. 1 — I plebei non potevano essere ammessi quali officiali del comune, ma servivano soltanto nell’ esecuzione delle pene sentenziate. 2 Esercitavano le arti più basse, erano manuali di piazza, calafatti, giornalieri ecc. * * * II comune di Cattaro nei primordi della sua indipendenza possedeva soltanto le ville di Spi-ljari, Skaljari, Kavac, Mercevac, Bogdasic ed il tratto che dalla città si protende fino a S. Elia di Dobrota. Nel secolo XI e successivamente fino al secolo XIV i suoi possedimenti territoriali furono mano mano ampliati dai re di Rassia e di Serbia. Ricevuti in dono i territori di Garbalj, Lede-nice, Krusevice e Bianca, il comune ritenne questi territori siccome feudi cui esso solamente poteva disporre e li suddivise in particelle 3 fra le varie famiglie costituenti I ordine aristocratico, a patto però che ciascuna conservasse la parte sua in linea discendentale e collaterale, nò avesse mai per ragione alcuna ad espropriarsene. Nella mancanza di una parentela legittima, il podere ritornava al comune che nuovamente lo distribuiva in eque particelle fra le altre famiglie, Necessariamente la vendita, anche di una parte dei terreni così conseguiti 1 U. Raflaelli : La Dalmazia 1845 p. 139. 2 Sex lamulos populares devono accompagnare i giudici per l’esecuzione delle busse. Stai. XII. cfr. Reutz. 3 Libro rosso — conservasi nella cassetta delle pergamene dell’ archivio del C. M. di Cattaro presso 1’ 1. R. Capit. Distret. — Stat. CCCCX1I decis Coll. Patavini 5 Giugno 1560 n. 28-81. Cap. CCCCXIII (15 giugno 1355) - CCCCXV. (15 Ag. 1334) CCCCXVIII (28 Mag. 1339)