121 donata la patria emigrarono nell’ Italia meridionale. Disposti i presidi nella città e nel castello, dati gli ordinamenti per la difesa militare di queste fortezze, e raccomandato ai Perastini il governo delle Bocche, Vettor Pisani salpò colla sua flotta contro le altre città dalmate devote a Lodovico. ' Ma i Ragusei vedevano nei Veneziani alle Bocche un inimico troppo pericoloso per la loro libertà. 2 Essi mandarono perciò tosto (13 Nov. 1378) a pregar Lodovico onde si adoperasse almeno affinchè i Serbi non permettessero l’importazione di vettovaglie alle Bocche, asserendo che altrimenti Caftan* sarebbe divenuto il centro delle operazioni dei Veneziani contro la Dalmazia. Nè qui si arrestarono le pratiche dei Ragusei. Ma a nome di Lodovico, inviarono secretamente a Cattaro frate Pietro Ghizda, minorità cattarino, perchè eccitasse la rivolta a favore della corona di S. Stefano, promettendo in cambio al Comune franchigie ed ogni prerogativa a quanti fossero venuti ad abitare in Ragusa. Fiaccati dalle recenti stragi e sorvegliati da un presidio che ad ogni bisogno poteva venire rinforzato dai Perastini e da quelli di Pa-stroviccliio, risposero i Cattarmi di non poter insorgere e di non dichiararsi per l’Ungaro finché non vedessero qualche aiuto. Venne allora in loro soccorso Antonio Fiesehi con quattro triremi genovesi, ma i Cattarini rimasero impassibili e l’impresa non toccò l’effetto desiderato. Necessariamente il presidio divenne sospettoso, ed un secondo ambasciatore dei Ragusei eli’ era venuto a promuovere la cacciata dei veneti da Cattaro fu rimandato malconcio. Questo fatto attribuito ai Cattarini e ' Ballovic 93. 2 Ballovic ibid. - Matkovié 1. c. 28. 9