117 I Cattarmi intanto, dovendo provvedere alla sicurezza della patria, colto il pretesto dei dissesti onde era infestata la Serbia sotto il governo di Vucassino, succeduto ad Ostoia V, per emanciparsi dal patrocinio dei Serbi avevano mandato ambasciatori a Lodovico d’Ungheria, allora il più potente principe d’Europa, per invocare la sua protezione. 1 La accordò loro di buon grado quel re (1370), e assicurò la loro libertà. 1 Balsa medesimi e gli altri che ne bramavano il possesso e Ragusa stessa, allora bisognosissima del favore dei Balsa, si guardarono dal compromettersi per cagione dei Cattarmi dinanzi a Lodovico. In quell’ anno medesimo di fatto al Comune di Ragusa abbisognò il braccio forte dei Balsa contro Nicolò d’Alto-manno che da Draceviza 2 minacciava di calare ai danni di Ragusa, e le genti mandategli in soccorso dalla Zenta dovevano calare al mare in qualche parte del canale di Cattaro. 1 Ragusei temendo in quest’incontro qualche eccesso di Giorgio Balsa contro Cattaro affrettaronsi mandargli ambasciatore Paolo Giorgi, pregandolo: „che non fa^a nessuna novitade contra a Catharini in questo tratto a 90 che li ditti Catharini non habia materia de lamentarsi alo re di Ungaria.“ Alla preghiera era aggiunto che „despuo 3 un’altra fiada lo ditto Jura (Giorgio Balsa) porli procedere contra li Catharini, chomo li piasera“ (!). 1 Corner 69. 2 Nella valle della Sutorina a NO. di Caslelnuovo, villaggio oggi povero, ma un tempo emporio di grande importanza (cfr. p. 48 di questo libro n. 3). — Intorno a questo tempo fu governata da un giupano (Zupanus Drazenize) — Jiricek 1. c. 23. 3 Matkovic 1. c. 23. die 10 Junii 1371. da lett. e comm. di Levante. Voi. 1359-1380. Archiv. vecchio di Ragusa.