67 legato della Sede Apostolica Gualtiero per visitare la diocesi e per riscuotere la relativa parte del tributo che per quell’ impresa era stato imposto dalla curia romana all’ orbe cattolico. Il popolo di Cattaro aggravato per le passate vicissitudini della patria, si trovò nell’ impossibilità di corrispondere pienamente il chiesto importo. E però il dì 3 gennaio 1200 il rettore, il clero, i rappresentanti del popolo e dal popolo eletti ed i rappresentanti dei nobili stabilirono in arrengo universale che e per il decennio passato e per il successivo la curia romana avrebbe dovuto accontentarsi della metà dell’ importo domandato. 1 Stefano il re primo-coronato, aveva frattanto ristabilito l’impero di suo padre assoggettandosi anche la Zeta e l’Erzegovina. Cattaro necessariamente ne domandò tosto la protezione, mentre la riviera di Castellinovo continuando a formar parte della Zacolmia o dell’ Ercegovina andò ad appartenere al ducato che Nemagna donò a San Sava 2 (ducato di S. Sava). — Promise Stefano ai Cattarmi che avrebbe rispettata e difesa la loro libertà, ma di lui nulla è registrato dagli scrittori in favore di Cattaro. Abbiamo un documento il quale attribuisce a Stefano il merito di avere fabbricato e dotato non solamente il tempio di S. Maria Infunara, che come s’è detto fu rifabbricata a suoi giorni, ma quelli eziandio di S. Trifone di Cattaro, di S. Giorgio di Perasto e di S. Michele degli Stradiotti. Una traduzione di questo documento, autenticata dal prov. veneto Pizzamano (d. d. 4 Agosto 1753) è conservata fra i manoscritti della famiglia Smecchla di Baosich. Riproduciamo qui il documento in slavo, 1 Farlati ibid. - Gliubich. Ogledulo I. 254.