□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□DODO □ □ □□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□a DUE altri mesi sono passati e questo libro non è | ancora superato, dai fatti. Nulla è avvenuto al di f qua e al di là del confine orientale d’Italia che ne abbia intaccata la dura immobilità. Da una parte e dall’altra l’attesa ha vigilato prigioniera. Nulla ha perduto l’Italia oltre ciò che aveva già perduto per non aver potuto prendere le armi nella prima ora, ma nulla ha guadagnato. E questo libretto deve riapparire ai lettori italiani a rinarrare una storia dolente che trae conforto soltanto dall’eccesso del suo ingiusto dolore. Perchè l’ingiustizia, sempre più largamente riconosciuta, di codesto dolore ha ridesto nell’anima italiana, oltre le sue debolezze e le sue corruzioni, un aspro desiderio di giusta vendetta. È il seme che ha accestito nel profondo suolo della patria sotto le nevi e le pioggie di questo lento inverno ; e si prepara a fiorire color del sangue. — 161 — a □ □ a □ □ □ □ □ □ □ o Primavera 1915 (.POSTILLA ALLA SECONDA EDIZIONE) 11