LA PROVINCIA DI TRIESTE costruzioni istriane : e i Viennesi ammirarono e pensarono che, possedendo già tanto di Venezia in Austria, con poco sforzo avrebbero potuto possederne anche quel pezzo che l’Italia ha usurpato. L’italianità del popolo è sulle marine istriane quella che è a Chioggia o a Palestrina. Naturale come tutto ciò che è necessario. Un po’fuor di mano, il governo austriaco non ha il modo di starle sempre addosso, come a Trieste. Lascia che gli Slavi dell’ interno la premano anche per conto suo : forse quando contava di aver distrutto tutto il popolo italiano della Giulia pensava di conservare - per curiosità scientifica - un campione superstite in qualche città minore dell’ Istria, come gli Americani mantengono i campioni dei Pelli-rosse nelle reservations. Relativamente in Istria la vigilanza della polizia è meno assillante. Non si temono sommosse in piccoli paesi dalla fronte meditabonda. L’anno scorso a Portorose - una stazione di bagnature vicina a Pirano - in occasione della visita di una squadra inglese, gli Sloveni innalzarono la trobóiniza, il tricolore slavo, bianco rosso e azzurro. Allora alcuni Italiani osarono levare di contro il tricolore nostro. Intervenne la Polizia. Gli Italiani dichiararono che se agli Slavi erano permessi i loro colori nazionali anche agl’ Italiani doveva esser consentito lo stesso diritto. La Polizia osservò che per contrastare la manifestazione slava avrebbero dovuto apporre la bandiera autriaca; ma non inferocì sui dimostranti italiani come avrebbe fatto a Trieste o a Gorizia. L’italianità dell’ Istria veneta è sembrata al Governo meno pericolosa forse perchè l’ha giudicata un’ italianità di rimpianto. La nostalgia si appaga più facilmente che il desiderio del nuovo. Vivono in Istria uomini di stampo antico in — 72 —