TRIESTE etnico, è più che altro un partito. È il partito degli immigrati che vorrebbero prendere il sopravvento sui cittadini. Partito di minoranza che fa la voce grossa perchè sa di avere l’appoggio del padrone. Il giorno che lo perdesse, avrebbe altra faccia, ben più modesta. Probabilmente passerebbe in fretta al nuovo padrone. La servilità connaturata a tutti i partiti 'e popoli che in Austria hanno goduto il favore governativo non si è mai trasformata in fedeltà oltre la morte. La difesa: il Comune, la Scuola, la Lega. La città istintivamente si difende: dal Governo, dagli Slavi come strumento di governo e come popolo, dalle lusinghe esterne e dai tradimenti interni ; se i mezzi di difesa aperta che sono stati organizzati hanno agito come hanno agito, bisogna riconoscere che la prima fibra del loro tessuto era nell’istinto cittadino. Se fossero state invenzioni di pochi, anche dei pochi migliori, si sarebbero spezzati nell’urto e nell’attrito. Il sentimento italiano è nel cuore cittadino come una necessità. Trieste è italiana contro tutti perchè non può essere che italiana. Perciò è così meravigliosamente italiana l’unica espressione di volontà collettiva che l’Austria le permette: il Comune. Bisogna pensare al grande significato che ebbe la parola in tutta l’Italia quando, alla fine del medioevo, l’anima latina delle città si ricostruì sulle magre libertà strappate al feudalesimo germanico, per intendere l’alto valore che ha a Trieste, e in tutta la Venezia Giulia, l’istituzione che in un paese modernamente libero non sarebbe che il segno di un’autonomia amministrativa. 4 — 49 —