LA PROVINCIA DI TRIESTE luogo avrebbe preso un aspetto eccessivamente italiano. Visto che esiste anche in botanica un pinus austriaca.... Evidentemente il lauro è considerato meno pericoloso al « nesso dello Stato », perchè 1*Istria meridionale ne è fieramente guernita; e, sotto Monte Maggiore sul Quarnero, Lo-vrana - che dovrebbe dirsi Laurana - ha preso il nome dal nostro arbusto mediterraneo. E nei luoghi più tepidi che gli Austriaci dell’ interno hanno agghindati a crearsi una immagine domestica di Côte d’Azur — alle Brioni e a Lussin Piccolo -prosperano le palme e le opunzie. Ma presto noi vogliamo vedervi anche i pini che trapianteremo dal suolo di Roma. Nelle città istriane l’arte veneta parla un linguaggio nativo. La pietra chiara in cui l’architettura veneziana ha operato con tanta bellezza è qui indigena. Ricca di petrame, l’Istria è naturalmente una terra che si esprime con le architetture. Il duomo di Capodistria e il suo palazzo della Ragione, tutte le piccole case dalle finestre ogive e trinate che assiepano le calli marine di Muggia, di Pirano, di Parenzo, e i leoni del-1’ Evangelista dalle faccie barbute e paterne, e i campanili che a decine ripetono sul mare e in terraferma il tipo unico della metropoli : è Venezia, soltanto Venezia. Calli strette che si torcono, che si stringono in angiporti e si riallargano in « campi » soleggiati, con la « vera » nel mezzo : palazzotti anneriti dall’ aria salina, portoni tetri su cui splende la gentilezza di un battente cesellato, muri di giardini rinchiusi fioriti di violette in mezzo al calcinaccio. Finalmente siamo liberi dall’ estetica pedante e verniciata di cui si gloria la Kultur burocratica dell’Austria. Quando, nel 1913, a Vienna si volle tentare un’ esposizione adriatica, destinata a convincere i Viennesi che l’Adriatico era un mare austriaco, si riprodussero queste — 71 —