L’ EQUILIBRIO ITALIANO DELL’ ADRIATICO più forza di qualità che di quantità. Ci possono essere in Italia regioni in cui il tipo medio della vita pratica è inferiore al tipo medio della vita germanica; in quelle stesse regioni però un individuo può pensare, sentire, agire secondo un’ idea di perfezione civile che è ancora sconosciuta alla Germania. In potenza il popolo italiano è più civile anche dove possiede strumenti di civiltà esterna meno abbondanti e meno comodi di quelli che possiede un tedesco. La civiltà latina viene dall’ alto e può trovare delle resistenze diffondendosi in basso : la Kultur germanica viene dal basso - è il resultato dei bisogni medi, delle aspirazioni medie, delle intelligenze medie perciò data la mediocrità umana può illudersi di essere universale. È l’universalità che opprime proprio ciò che onora e illumina l’universale : l’individuo. In nessun popolo le alte individualità sono state così solitarie come fra i tedeschi. Comoda e pratica, la Kultur germanica, appunto per il suo carattere elementare, rimane un buon istrumento di colonizzazione fra popoli ed anime elementari. Quel po’ di considerazione che trent’ anni d’alleanza austro-germanica sono riusciti a procurare alla Kultur germanica anche in Italia, non è l’artificiosa risurrezione di una qualche nostalgia ghibellina, non è il rispetto che l’intelligenza deve all’ intelligenza sempre, qualunque sia il vizio a cui si accompagni, ma in gran parte deriva dall’ammirazione filistea della più filistea anima italiana davanti ai prodotti comodi, pratici ed economici di cui la Kultur germanica è dispensatrice. Per le creature elementari per cui il mondo interiore non esiste, la linda e ordinata esteriorità della Kultur germanica è la perfezione. La grandiosità della fiera spalanca le bocche a tutti i villani del mondo : e il vii- ' laggio della fiera finisce col sembrare il paese della cuccagna. — 107 —