LA PROVINCIA DI TRIESTE Tegetthof combatterono a Lissa contro Persano. Il monumento all’ammiraglio austriaco è a Pola in un giardino pubblico, ammonimento ai cittadini che patissero di distrazioni politiche. Dopo il ’66 la marina dell’Austria ha fatto sforzi incredibili per spogliarsi della sua veste italiana. Lingua di comando naturalmente la tedesca, ed equipaggi quanto più si potesse di lingua slava. Ma siccome anche gli Slavi dalmati sdrucciolano facilmente dal croato all’italiano, si sono importati ufficiali e marinai dai paesi continentali: dall’Austria propriamente detta, dalla Boemia, da casa del diavolo. Eppure l’italiano non si è riusciti ad espellerlo. Un motto comune nella marina austriaca dice che in terra si parla tedesco, a bordo croato, ma quando vien su fortunale si bestemmia in italiano. Marina misteriosa come una casa gesuitica, che si nasconde non solo alla città che la ospita ma a tutta l’Austria che la paga. L’ammiraglio Montecuccoli la ha amministrata come una proprietà privata delPImperatore. Il pubblico si accogerva sì e no delle nuove corazzate impostate e varate. Anche in tempo di pace il governo austriaco sospetta che il primo pensiero patriottico del suddito - slavo o italiano - davanti ad una nave da guerra in cantiere sia quello di metterle sotto una cartuccia di dinamite. A Fiume, nel cantiere Danubius, il tentativo c’ è stato ; altrove al momento del varo si è dovuto provvedere a spegnere un principio d’incendio. In caso di disgrazia il segreto serve per lo meno ad abbuiarla. Quando una torpediniera austriaca è andata a picco — il che è successo - il pubblico non ne ha saputo nulla, perchè dopo qualche mese una seconda torpediniera identica alla prima, con lo stesso numero, scendeva nuova nuova da uno scalo. Il silenzio è in Austria il sostituto della fedeltà. La fedeltà, per quanto alimen- - 78 -