— 457 — insurrezione : se vincitóri, l’Italia avrà la sua capitale, se vinti, sarà dimostrata ancora una volta T inconciliabilità del dominio temporale colla civiltà moderna. Anche allora la Toscana fu il centro delle congiure, e identico affiatamento riunì gli uomini del partito d’azione a quelli dell’emigrazione romana e agli affiliati della Società Nazionale : Silvestrelli, Vincenzo Tittoni, Checchetelli, Nino Costa, Antonio Ricci, Piero Puccioni operavano concordi. La Nazione pubblica il Manifesto degli emigrati romani, cui allude nelle sue lettere il Ricasoli, in cui è detto: ____ Roma si restituirà asèe all’ Italia mercè il solo mezzo che sventuratamente è in suo potere, 1* insurrezione; Roma deve a se e all’Italia di coronare la rivoluzione con un movimento spontaneo della sua popolazione. Della difficoltà e incertezza del momento, come pure della sicura volontà d’agire dei patrioti, a qualunque partito appartenessero, fan fede le seguenti lettere: CX. Torino, 1° Luglio ’62. Caro Piero, Notizie vere e proprie non ve ne sono. Del Messico si parla meno, ma si parla sempre. Si sussurra anche di una nota francese che sarebbe incom-