— 95 — Garibaldi, in allora comandante i Cacciatori delle Alpi, sul Lago d’Isep. Il generale, interpellato dal Montanelli, il 19 luglio ’59 rispose: Caro Montanelli, In caso che i Governi provvisori di Modena, Toscana e Bologna mi offrissero il comando delle Truppe dell’ Italia centrale, io lo accetterò volentieri. G. Garibaldi. Da Torino si volle invece il comando affidato al Generale Manfredo Fanti: il Ricasoli dà allora a Garibaldi quello della divisione, insieme al comando in seconda dell’esercito della lega, che già annoverava più di trentamila uomini tra regolari, volontari e tremila italiani disertori della bandiera austriaca. Ad armarli, mantenerli, equipaggiarli contribuì nella massima parte la nostra regione. Riferisce N. Bianchi (op. cit.) che quanto alla Lega delle provincie insorte, a Farini pareva dovesse andarsi a rilento in rapporto alle Legazioni ad accoglier Bologna, ma l’esclusione ripugnava a Ricasoli : Minghetti trovò l’espediente di far ac- mente a quella del Cavour. Poeta e giornalista diffuse i sentimenti patriottici e fondò col Puccioni e il Fenzi La Nazione. Fu deputato all’Assemblea e al Parlamento, e corrispondente del suo giornale da Torino.