— 371 — nali, legislazione laica, adottata la politica italiana estera e la bandiera tricolore e riconosciuto il Regno d’Italia : dopo di che, accettasse egli o rifiutasse la proposta, l’imperatore avrebbe ritirate le sue truppe. I rappresentanti officiosi del Cavour, Pantaloni e Passaglia, avrebbero avuto un alleato nel Cardinal Santucci, nè l’Antonelli sarebbe rimasto alieno dall’accettare una discussione1. I primi approcci per le trattative del Cavour furono fatti a mezzo del P. Antonino Isaia e del-l’avv. Salvatore Aguglia col Cardinale Antonelli e pel tramite del sig. Omero Bozzino di Vercelli cui il Cavour diresse una lettera il 2 febbraio 1861 e indicò le basi. Il P. Passaglia ottenne dal Papa il perrnessso di continuarle e d’assicurarsi che il Cavour era disposto a stabilire su larghe boxi un durevole accordo tra Chiesa e Stato. Caduta Gaeta, Roma ne fu vivamente scossa, e il Cardinale, abbracciando con il più gran fervore il partito delle trattative, fece dire al Cavour che accettava le basi generali, anzi le concretava oralmente, come da una lettera in data 17 febbraio di D. Isaja al Bozzino risulta. Cioè Vicariato del Re e suoi discendenti sullo stato patrimoniale della Chiesa, stabilita una convenientissima lista civile al Papa, mantenimento de’ Nunzi negli stati esteri e delle Cfr. De Ceare, op. cit., p. 6, V. II.