— 28 — qualche cosa. Io aggiungo la Toscana, ma Bettino dice che ciò è impossibile. 14 Dee. - Bettino Ricasoli mi ha (parlato oggi nei termini della più viva ammirazione del -Conte di Ca.-vour. L’ottimo toscano si sdegna e si duole delle meschine astiose opposizioni che alcuni fanno contro l’insigne statista. 30 Marzo ’59. - Bon Compagni scrive che un movimento politico imponente si manifesta in Toscana; acchiude una lettera al Baldasseroni di D. Neri Corsini1 in cui svolge l’assunto che la Toscana non può starsene neutrale e deve allearsi col Piemonte, per salvare la dinastia, un’altra del Galeotti, vigorosa critica dei trattati del 1815, e una di G. Capponi in cui è propugnata la necessità delle libertà municipali. Non mi pare che questo tema sia troppo opportuno. E Marco Tabarrini ne’ suoi ricordi personali: 25 Aprile 1859. - I sintomi d’allarme crescono, l’armata cospira apertamente coi cajpi del movimento nazionale i quali sono adunati in sede permanente dal Bartolommei e ricevono istruzioni dalla legazione di Sardegna. Non credo che un ministro di potenza amica abbia mai operato più apertamente a rovesciare una 1 D. Neri Corsini Marchese di Laiatico (1805 1859) fu una delle maggiori figure della Toscana granducale. D’idee liberali moderate fu sempre avverso alla dominazione austriaca nella penisola, e tutto fece per convincere il Granduca — a cui era affezionato — ad allearsi al Piemonte per la guerra, tentando anche il XXVII Aprile la costituzione di quel ministero che i rivo-