— 331 — Quanto alle confidenze del Pepoli, alle promesse dei Napoleoni, grande e piccino, alle minaccie di occupazione di Orvieto e simili altre cose, non vorrei giudicarne colle mie sole impressioni: amo meglio eseguire ciecamente e fedelmente quello che mi verrà ordinato. Le saranno forse pervenuti rapporti dal Pitiglianese della paura d’invasione dei papalini, e di raccomandazione di fare sciogliere quei volontari (che non sono neppure nel nostro Stato) per evitare quella grande minaccia : le saranno forse pervenute calde preghiere di invii di truppe. Tutto questo non forma lode, mi sembra, all’ avvedutezza, al coraggio, al patriottismo di quelle autorità d’ogni genere. Volesse il cielo che quelle paure avessero fondamento di vero! Pochi gendarmi pontifici che entrassero, armati e nemici, nel nostro territorio darebbero ben ragione al Governo nostro di finirla. Le armi giunsero al loro destino senza il minimo incaglio. Credo che i SS. Ruspantini e Ilari, due dei componenti la Giunta dei Comuni della Lega, saranno qui domani mattina: probabilmente cercheranno di presentarsi a Lei domani a sera : voglia accoglierli colla consueta sua benevolenza, indicando loro o scrivendo a me, se così le piaccia, la linea da tenersi Mi conservi la sua benevolenza e mi abbia per suo dev.nto Antonio Ricci. 1 La parte omessa riguarda interessi privati.