— 83 — bray-Digny, Giorgini, Capponi, Lambruschini, Matteucci, l’idea unitaria si formò nella mente per gradi, ed essi, come i cardinali nei conclavi, visto soccombere il proprio candidato, accederono a quella. Del Tabarrini lo scrittore fa un personaggio figurativo della rivoluzione, mentre non fu che un intelligente e coscienzioso funzionario granducale «he in tanto prestò, comandato, l’opera sua, in quanto non offendesse il sovrano partito : quei suoi ricordi, che ho la fortuna di pubblicare lo provano, e provano come fosse anti-unitario, sicché non volle votare nè l’una nè l’altra formula del plebiscito. Quanto poi ad attribuire al Ricasoli la qualità di dittatore io credo che tal concetto sia errato : il Barone fu il Presidente il Governo della Toscana, esercitando l’ufficio con preminenza e anche con una tal quale prepotenza, dovuta e al proprio carattere e al concetto unitario deciso che aveva abbracciato per merito segnatamente dell’amico Salvagnoli, e dei consigli pressanti e continui che i rivoluzionari gli fornivano. E in un altro errore cadde lo Zanichelli: non fu il Ricasoli a servirsi dei giovani come il Puccioni, il D’Ancona, e dei capi Bartolommei e Dolfi, ma questi a servirsi, o meglio a fare assegnamento sulla di lui completa adesione all’unità e a spingerlo nella via rivolu-