— 471 — nuele, il principio monarchico ne viene talmente ec-clissato da potersi chiamare perduto in una gran parte d’Italia : la ripetizione di ciò che si fece per le Marche e per l’Umbria è indispensabile: forse sono ancora prevedibili a ciò dieci, quindici giorni: dopo questo termine è già troppo tarli. Il Ministero tiene le Autorità del Regno in una oscurità, in una incertezza che è il vero specchio della sua impotenza: sembra che Napoleone tacesse affatto sul-l’Italia nel suo discorso di ieri : dico sembra perchè il Governo tiene su ciò uno strano mistero : se Napoleone ha veramente taciuto sulla questione romana ciò mi dà a credere ch’egli stesso ne consideri la gravità, e che il partito da appigliarsi per esso non sia quello assoluto di continuare la occupazione: la cessazione di questa e quindi il togliere il rischio di un conflitto fra la Francia e l’Italia mi sembra però che sarà da lui accordata al Governo Italiano, non mai a Garibaldi; ad un Governo però italiano che sia tale di nome e di fatto. Il Pala, che fallì nelle sue domande a Torino, vide a Firenze il Gennarelli il quale lo assicurò che Rattazzi era disposto a dare i denari per un movimento nelle provincie romane, se il discorso di Napoleone del 15 non avesse fatta luce; — ebbene: li uomini del movimento ricusano il concorso di Rattazzi: lo accetterebbero da Lei, dentro o fuori del Governo : ecco a qual punto sono le cose. Nella incertezza del giorno fissato alla sua partenza nel dubbio che questo possa essere anco domani, noi ci siamo astenuti dal venire a Brolio, anco perchè da un’ora all’altra le notizie possono far variare aspetto