— 56 — è fatto, poiché in Toscana la dinastia di Lorena è considerata come roba austriaca, e non ha più radici. In Toscana, aggiunge, si sta bene, ond’ è che il principio liberale si comprende poco o niente, mentre si comprende molto il principio nazionale. Le truppe, a confessione dello stesso colonnello Roussellot, non reprimerebbero, e Io hanno provato a Livorno in Giugno 1857, un moto mazziniano____ Ubaldin» è assai contento del colloquio avuto con Cavour e Lamarmora. E il 7 febbraio ’59 : Partecipo al Conte la lettera del Ricasoli in cui adduce i motivi che lo consigliarono a non far nulla per ora in Toscana. Il Conte se ne sdegna: vorrebbe che ad ogni patto i toscani facessero qualcosa 1. 18 febbraio: Stamani il Cavour ha detto a Perrone che parte per Firenze, esser necessario si faccia dell’ agitazione in Toscana. 28 febbraio : Il Bon Compagni è persuaso che i toscani faranno qualche cosa nel senso nazionale. Considera il granduca 1 Cfr. Tabarrini, 5 Aprile: « Dal Piemonte son giunti eccitamenti per un’azione più energica della parte liberale di Toscana. Ma se non si muovono i repubblicani, dai costituzionali mi pare che indarno sperino aiuto: sono tutti genti fiacche e più da parole che da fatti. Forse i repubblicani li soverchieranno al solito e avremo guai seri e tristissimi ».