— 273 — Tantini è restato a Siena ed ho avuto meco per via Silvestrelli, al quale ho dato alcune disposizioni per aiutare l’impresa e far tornare Santangeli da Torino. Devo avvertirvi che i 900 soldati che erano a Bolsena sono partiti. Tutta la provincia di Viterbo, compreso il capoluogo, sono senza truppe. Lamoriciére ha operato un assoluto concentramento dalle parti di Rieti alle porte degli Abruzzi. Con qualche falso dispaccio telegrafico sarebbe utile accreditare che gli Abruzzi sono in ebollizione e che si temono accordi esistenti fra quella provincia napolitana e le provincie romane di Ascoli, Rieti e Campania. Il dispaccio per carità venga da data non sospetta e gioverà a far perdere un poco la tramontana a Lamoriciére. Procurerò di moltiplicarmi per essere di ritorno prima anche di Lunedì se è possibile. Ma non credo che Farini anticiperà. Domani vi darò ragguaglio del fissato dal lato di Perugia e delle determinazioni per Orvieto vi informerò a voce. Esistono qui circa 50 fucili lasciati l’anno scorso dai reduci di Perugia. Posso farli prendere e consegnare a Danzetta? 1. Vi prego anche dare al Dari le istruzioni che avete date al Finocchietti per le guardie nazionali che volessero accorrere al momento opportuno. Credetemi pertanto Vostro aff.mo F. Gualterio. fl Barone Niccolò Danzetta, patriota perugino, poi deputato e senatore.