_ 526 — nelle viste del governo di troppo favoreggiare i preti liberali. Anche si opposero tanto il Rattazzi che il Matteucci alla formazione di una società di preti che avevano l’Isaia e gli altri in animo di formare per tutta l’Italia, fra i sottoscrittori dell’ Indirizzo : ingomma tutti i segni della più manifesta cattiva volontà. Ora volevano informarmi di queste cose per valersi anco della stampa al fine di farle sapere e discuterle : e ciò faremo subito che essi lo credano opportuno e mi forniscano i materiali all’uopo. In questo colloquio poi sono venuto a sapere una cosa che ignoravo: che il P. Passaglia è in grande rottura col Rattazzi, ed ecco perchè. Ella sa che pel 15 agosto preparavano i reazionari a Roma una grande manifestazione papale: per mezzo del Passaglia fece il Comitato Romano dimandare al Presidente del Consiglio se si dovesse reprimere e fare una solennissima contro-dimostrazione, anche armata mano: al che si profferivano preparati e pronti. Dopo molte dubbiezze il Presidente del Consiglio fece rispondere che facessero. Ma avvicinandosi il giorno designato, e mentre già in Roma e fuori gli uomini e le armi erano pronti, il Rattazzi direttamente e senza avvertirne il Passaglia mandò a dire non si muovessero. Il Passaglia indignatis-simo ne fece un asprissimo rimprovero al Rattazzi stesso al Ministero, e gli voltò le spalle, giurando che mai più non avrebbe voluto aver che fare con lui. Di queste cose ho creduto bene tenerla informata, se mai avesse poi qualche cosa da dirmi in proposito. Dal signor Casanova avrà ricevuto un plico contenente alcune carte del generale Cugia.