— 251 — vede ogni giorno più annientarsi il suo commercio, vuoto il suo porto, i suoi migliori cittadini esiliati, imprigionati; se lo stato attuale si prolungasse ancora, quella Città soffrirebbe gravi danni e molte case di commercio sarebbero condannate a fallire. Non credo che la popolazione delle Marche in generale sia abbastanza energica per prendere l’iniziativa di un movimento nazionale, però è indubitato che un movimento importato avrebbe numerosi seguaci, aderenti quasi tutti, meno i contadini, che sono intieramente indifferenti, ma neppure essi amici al Papa. So che attualmente in tutte le città esiste un comitato che corrisponde con quello di Bologna e da esso riceve istruzioni ed ordini. XXVIII. ELENCO DEI LIBERALI In Ancona: Orsi Dott. Alessandro. Uomo sinceramente liberale, operoso, ed intelligente, ma disgraziatamente condannato a prossima morte per una tisi polmonare: è il capo del Comitato di quella Città. Monti Prof. Benedetto. Uomo d’ingegno, liberale, attualmente emigrato a Bologna, avendo fatto parte della Giunta provvisoria di governo durante la guerra. Cresci Conte Ferdinando. Onesto e liberale; fu già colonnello della guardia nazionale nel 1848, ora emigrato a Rimini.