— 563 — * * * Volli terminar lo studio dell’Uomo e dell’epoca col 1862 e tralasciare le altre fasi d’attività politica del Barone, mai dimentico di quanto poteva interessare la Patria. Perchè su quanto egli aveva operato precedentemente alla sua ascesa al potere altri, e segnatamente il Gotti, efficacemente scrissero ; ma a parte l’austerità della vita e la serietà dei propositi, sia agrari sia sociali, nulla assurge ad importanza speciale, se pur ci dà la sensazione della di lui attitudine a divenire uomo di stato. Riguardo poi all’opera politica esplicata nel suo secondo ministero del 1867 sarebbe, a mio avviso, prematuro il parlarne. Non ancora furono aperti gli archivi a investigazioni e ricerche che illuminino di luce vera, scevra da preconcetti, il contrastato c difficilissimo periodo nel quale l’opera del Barone fu nuovamente salutare all’ Italia. Le pubblicazioni comparse finora furono, può dirsi, materiale di quelle aspre polemiche personali che non altro scopo ebbero, se non quello di scaricare la responsabilità degl’ insuccessi militari e diplomatici da uno ad altro attore. E d’altra parte il periodo, appunto per questi insuccessi, non potrà mai assumer 1’ importanza storica del precedente che fu oggetto delle mie considerazioni.