— 14 — Al Barone Bettino Ricasoli, deceduto improvvisamente a Brolio il 23 Ottobre 1880, vissuto tredici anni lontano dal Governo d’Italia e appartato, può dirsi, dalla politica militante, ispiratosi sempre alla austera abitudine del dovere, sempre rifuggente dalle adulazioni e dal favor popolare, potè essere allontanata oltre il dovuto la esatta e completa valutazione di quanto operò per la Patria sua. Nè i partiti politici dai quali visse distanziato, perchè aveva sempre cercato far parte per sè stesso, contribuirono a porlo nella dovuta luce, sicché in Italia non è ancora comparso uno studio profondo e completo di Lui. Molti ne scrissero su giornali e riviste all’epoca della morte, altri dopo ; il suo epistolario venne raccolto in un’opera voluminosa curata da Marco Ta-barrini e Aurelio Gotti -— Lettere e Documenti — che non va immune da critica, non tanto perchè, incominciata nel 1886, dovè risentire necessariamente di quel preconcetto che la scomparsa recente e più che altro la necessità di non raccontar tutto, onde qualche vivente amico non uscisse pel racconto diminuito o contradetto, doveva informarla, quanto perchè, con poco rispetto per la verità e gli scrittori, diverse lettere comparvero mutilate o adattate, altre importanti omesse, segnatamente se mostravano la direttiva rivoluzionaria abbracciata dal Barone, la quale dovè per i compilatori rappresentare addirittura un incubo.