— 370 — leone III all’ indomani della morte del Cavour : la sola Inghilterra l’avea già riconosciuto, le altre potenze successivamente seguiron la Francia, sicché la risorta Nazione acquistava anche diplomaticamente la propria efficienza. Nota dominante la sua politica estera la volontà di conquistar Roma capitale, preferibilmente mediante gli accordi già iniziati dal Cavour e dall’ Imperatore favoriti con la prima missione affidata a Pantaleoni e Passaglia. Le basi delle trattative sarebbero state le seguenti : Cavour avrebbe mostrato la propria volontà d’abolire tutte le leggi leopol-dine, giuseppine, tanucciane ancora vigenti nei diversi antichi stati, d’assicurare alla Chiesa libertà d’insegnare, predicare, di proclamare intangibile il patrimonio ecclesiastico, garantire al Sommo Pontefice qualsiasi immunità nell’esercizio delle sue funzioni, creare un lauto patrimonio alla S. Sede, riconoscer l’inviolabilità dei nunzi e ministri. In correspettivo vi sarebbe stata la volontaria rinunzia del Papa al potere temporale e consentita la proclamazione di Roma Capitale, rilasciando al Pontefice anche un rione della città in sovranità assoluta. (Cfr. voi. VI Lettere di Cavour raccolte da Chiala, pagg. 90, 72, 157, 158). Il progetto sollecitato da Napoleone III avrebbe lasciato invece la città di Roma al Papa, che avrebbe dato costituzione, statuto, libertà cornu-