- 402 — Qui acchiudo una Ietterai rimessami dal sig. De Persigny e diretta al Re; voglia esser cortese di farla giungere a S. M. Ho l’onore di offerirle l’espressione della mia profonda osservanza. Di vostra Eccellenza Dev.mo ed obbl.nio servitore O. Vimercati. Anche questa lettera, lumeggiando il periodo, prova l’unicità d’intenti. Scrive il Puccioni alla Marchesa Bartolommei il 6 agosto 1861 : XCII. Le notizie che corrono oggi nel mondo politico non offrono grande interesse e l’attenzione europea si volge, piuttosto che all’ Italia, all’ Ungheria, dove comincia a disegnarsi la tela di un dramma che forse riuscirà sanguinosissimo, ove l’Austria non sappia adattarsi a quei partiti che possono darle non pace, ma tregua. Pace essa non avrà se non quando lascerà libero campo alle nazionalità di ricostituirsi; estendendosi lungo il Danubio, si compenserà in tal guisa delle perdite Italiane e Magiare. Questa controversia ungherese è occasione di agitazione per il partito estremo, il quale tenta di ripigliar gli arruolamenti, e il gran Fornaio Politico 1 se ne corre 1 Giuseppe Dolfi.