— 466 — da Roma da presentarsi ora all’ imperatore. Si va sempre buccinando che il 15 questo dirà qualche cosa sulla Questione Romana e americana e il Nigra non dispera che ciò sia possibile. Sansone d’Ancona. Giuseppe Pala al Barone Ricasoli. CXVIII. Torino, 10 Agosto 1861. Eccellenza, Consegnai le lettere della Eccellenza Vostra alle persone cui erano dirette. In una conferenza coi signori Bianchi e Silvestrelli si convenne che questi proporrebbe al Presidente del Consiglio il nolo progetto d’insurrezione, e adopre-rebbe ogni sforzo, perchè fosse dal governo accolto ed aiutato di mezzi. Anche il signor cavaliere Peruzzi promise la cooperazione de’ suoi amici per riuscir nello intento. Il signor Ratlazzi nè accettò nè respinse la proposta. Chiese, condizione impossibile ad assentirsi, la garanzia che niuna collisione avverrebbe tra popolo e soldati di Francia. Evidentemente, egli non vedrebbe di cattiva voglia un movimento delle popolazioni, pronto ad accettarlo se fortunato, a disconoscerlo se la sorte si chiarisse avversa. In questa condizione di cose, i signori Bianchi e Silvestrelli sono di avviso nulla potersi intraprendere, che tornar possa a vantaggio della causa nazionale.