— 160 — tanti, come quello che sintetizza il già fatto e indica il futuro (pag. 504) : Svolgendo logicamente il concetto dell’unione deliberata, il Governo ha fatto quant’era in poter suo per attuarla. Si diede unità di comando all’esercito della Lega; s’intitolarono gli atti pubblici dal nome del Re Eletto; s’unificò la moneta; si abolirono le dogane tra le quattro provincie unite, ultime reliquie materiali di divisione di stato. Così alla grande epopea politica dell’unione nazionale si aggiunsero i simboli che la rappresentano e gl’ interessi che la fortificano, ponendo le vere fondamenta del Regno Italico che vuoisi costruire. La Croce di Savoia splende oggi gloriosa e riverita dalle Alpi al Rubicone, e dodici milioni d’Italiani hanno aperto un mercato ai loro prodotti e manufatti da Culoz a Rimini. È dunque la Toscana guidata dal Ricasoli che si oppone, la prima e maggiormente avversata, alle diplomazie europee e contrasta le volute restaurazioni, come la regione più ricca, più popolosa, più importante tradizionalmente tra le ribellate ed affronta la battaglia civile per l’applicazione pratica del programma mazziniano: Farini e Cipriani non altro fanno che seguirne letteralmente i provvedimenti1. Pochi uomini allora crederon possibile il miracolo. 1 Marco Minghetti ne’ Miei Ricordi, voi. Ili, Torino, 1890, a p. 83, parlando della simpatia che Napoleone III sempre ma-