— 465 — certi di avere la maggiorità nelle camere: e questa non l’avremo finché il progresso della rivoluzione abbia dimostrato i Ministri presenti incapaci di combatterla e persuasi i più ostinati che la situazione presente non è che la conseguenza della loro politica. Un’altra condizione che io credo necessaria sarebbe una fondata speranza di porre un termine alle guerre civili, perchè andare al potere per continuarla, nessuno vorrebbe, e porre un termine alla guerra civile non si potrà da nessuno che non ottenga Roma. Anche Rattazzi l’ha capito. E il Pepoli ha scritto in questo senso all’ Imperatore. Stamani quando mi ha letto il tuo memorandum: io gli ho detto : « È quello che il Ricasoli ha seguitato a dire 8 mesi quando tu, e gli amici tuoi 10 combattevano ». Insomma la politica del Ministero a quest’ora è giudicata dagli effetti che ha prodotto. Resta a saipersi se la Camera debba fare ora questo giudizio. Pensaci. Scrivi e pensa se non sarebbe anche 11 caso di venire, dato che la Camera non se ne vada. Il tuo aff.mo G. Batta Giorgini. A Ricasoli. CXVII. Parigi, 9 Agosto 1862. — Qui si sta in grande apprensione per Garibaldi. Il Nigra dice che ciò che egli fa non poteva arrivare più inopportuno, giacche il Thouvenel aveva già preparato un progetto d’evacuazione delle truppe francesi