— 400 — importanza ina, in realtà, sono più gravi che non paiono e per giudicare del loro giusto valore fa d’uopo volger lo sguardo alle mene orleaniste che da qualche tempo prendono gravità e consistenza. Il sig. De Persigny, che veggo spessissimo e che è sempre amico nostro, non è fatto per rimanere al Ministero dell’ Interno e le cose da questo lato vanno male assai. Senza dar troppo peso a questo quadro che Le traccio, pure è mestieri por mente alla vera situazione, se si vuol sapere quando si debba far un passo verso il nostro scopo e quando s’abbia ad attendere. Questo, ben inteso, compatibilmente colle necessità del paese e dei partiti. Benedetti verrà positivamente a Torino, sebbene il sig. Thouvenel abbia grande renitenza a separarsi da lui; credo la scelta di questo Ministro è tale da esserci utilissima; dacché ci si rifiutava Lavalette, non v’era altra scelta, che se ci fosse stata, forse sarebbe stato meglio lasciar Benedetti al suo posto, poiché è importantissimo di avervi un amico nostro. Pranzai ieri col sig. Bourrée che sarà chiamato probabilmente a succedere a Benedetti: è uno di prin-cipii liberali, favorevole all’unità italiana ed anticlericale. Ma temo non sia persona capace a prendere sul sig. Thouvenel l’influenza che ha il Benedetti. Per quanto l’Imperatore ed il suo Ministro degli Affari esteri sian decisi a protrarre a Roma lo stato attuale, non vuoisi da noi dare a questo loro volere più importanza che non meriti. L’occupazione di Roma per parte dei francesi e cosa anormale e, come tale, riguardata dallo stesso Ini"