— 243 — che. Ma, tuttoché non si possa prevedere l’epoca, gli è per me certo che il partito mazziniano, rappresentato in Genova da Bertani, lavora a prepararvisi. Uno dei sintomi che maggiormente mi conferma nei miei sospetti è l’ordine, dato da vari giorni, di sospendere le spedizioni di volontari per la Sicilia, pur conservandoli riuniti. A Genova d’altronde si trovano ora vari individui dei più noti fra gli agenti di Mazzini, il Quadrio, il Campanella, e ultimamente vi fu il Saffi. Il Dolfi, quando ci venne, fu attorniato da tutti costoro, e rimase sempre in grandissima relazione col Bertani, al quale fanno capo tutti quanti ricevono l’imbeccata dagli agenti del Partito, come a quello che raccoglie il denaro a nome di Garibaldi e agisce per Mazzini. Ho diramata su questo proposito una circolare a tutti i Capi dei Governi Provinciali, onde raddoppino di vigilanza, e si tengano in istretti rapporti colle Autorità Militari, allo scopo di informarsi vicendevolmente, e di cooperare concordemente. L’Eccellenza Vostra, istruita come è attualmente delle mene di questi indefessi nemici d’ogni ordine governativo, vorrà senza dubbio diramare a tutte le Autorità dipendenti e massime a quelle di frontiera, le opportune istruzioni, onde esse pure vigilino costante-mente e facciano rapporto di quanto vedessero concertarsi sul territorio a Loro soggetto. Non è che con una vigilanza di tutte le ore che riusciremo a impedire colpevoli trame, che susciterebbero al Governo del Re, e aHa Causa Italiana gravissimi danni. Il Ministro. Farini.