Nel parlamento eletto per la viii legislatura è il LEADER DELLA MAGGIORANZA CAVURRIANA — SA PERÒ EQUAMENTE VALUTARE LE BENEMERENZE DI GARIBALDI E DÀ OPERA ALLA CONCILIAZIONE DEI DUE GRANDI. - SUO CONCETTO SULLA FINALITÀ DELLA STAMPA. - PRESIDENTE DEL Consiglio dopo la morte di Cavour ne continua il PROGRAMMA. - RITIENE INDISPENSABILE ALLA SALUTE della Patria Roma capitale, possibilmente mediante accordi col Pontefice. — Riconoscimento del Regno d’Italia per parte di Napoleone III. — Dal quale è avversata la decisa politica sua per la conquista di Roma. — Lettere che lumeggiano il momento politico. — La coalizione per farlo cader dal potere quando aveva la maggioranza parlamentare gl’ impedisce DI PRESENTARE IL DECRETO d’amnistia PEL BANDO CHE colpisce Giuseppe Mazzini. — Vittorio Emanuele non SODISFATTO DELLA SUA POLITICA NE AFFRETTA LA CADUTA. Quale ascendente esercitasse il Ricasoli nel parlamento eletto dai comizi che dettero l’ottava legislatura, può precisarsi anche per gli applausi prolungati che accolsero il suo giuramento, che solo a 1* arini e a Garibaldi vennero tributati e dall’ufficio di moderatore delle diverse tendenze ch’egli assunse