— 98 — Anche al Massari il Minghetti ebbe a confidare il 12 ottobre che l’elemento Garibaldi era alla lunga esiziale. La ragione della nomina la dà esaurientemente il Poggi nelle Memorie (I, pag. 140) narrando che vista la difficoltà d’avere un generale dal Piemonte e considerato che il nome solo di Garibaldi avrebbe infuso negli animi molto ardore e coraggio, e disarmati i nemici, non tardammo ad eleggerlo per capo. Scrive il Tabarrini nei Ricordi: Vedremo se Garibaldi, giunto oggi 14 agosto in Firenze, saprà far soldati di quella mandria indisciplinata : se a lui non riesce, è inutile qualunque altro esperimento. Partirono da Firenze in 12.000, or sono 10.000; ciò prova l’anarchia. Egli riuscì completamente a disciplinarli, ed anche a dar le direttive al Governo della Toscana circa gli armamenti: propose la mobilitazione generale d’ogni cittadino nella Guardia Nazionale, dividendola in militi volontari i più vecchi da adoperarsi in lavori sedentari, in attivi quelli di media età destinati alle fortezze e alla sicurezza interna delle città, e in mobili tutti i giovani fuor dell’esercito capaci e disposti a entrare in campagna in caso di bisogno. Inoltre colla sua sottoscrizione pel milione di fucili iniziata nell’ottobre 1859 provvide all’armamento delle regioni insorte. Orbene, queste