— 479 — di lui personalità politica, che ci abbisogna, scrive il Puccioni. Ai nostri tempi vi furono giornalisti proclivi a cambiare in intervista le più innocenti chiacchierate fatte con qualche uomo politico, magari iniziate sul più banale degli argomenti. Deve perciò recar meraviglia che allora il Direttore d’un periodico d’opposizione al Rattazzi trovi ....che non convenga dar pubblicità anche sotto il velo deU’anonimo, a quelle parti pubblicabili dalla sua prima corrispondenza, onde non accrescere legna al fuoco, in questi momenti di universale eccitamento: a noi interessa sommamente che maligne insinuazioni non siano fatte sul conto suo; e le maligne insinuazioni sono elementi di vita del Governo attuale. Egli è per questo che io rinunzio al mio progetto, senza neppure comunicare agli amici, che mi dettero mandato di chiedere la pubblicazione delle sue idee, la sua risposta. Ma la meraviglia cade ove si pensi che i patrioti del nostro Risorgimento ebber sempre avanti alla mente il solo interesse della patria giustamente considerato preminente a qualunque altro. Un altro elemento risulterà dalla corrispondenza: che il partito d’azione e segnatamente il garibaldino, tutta la fiducia aveva in Ricasoli, perchè — afferma Antonio Martinati, magna pars del partito repubblicano — « nella sicura volontà di lui di