— 444 — voialtri. Il Solaroli per conto, e lo stesso Rattazzi hanno fatte ripetute domande ad Hudson per conoscere se avesse potuto suggerire qualcuno per Ministro dell’ Interno. Conoscono la loro debolezza, e l’incerto appoggio della sinistra. Hudson ha fatto a Rattazzi le seguenti interpellanze. 1° avrebbe accettato, qualora all’ Inghilterra rie-scisse, che a Roma i Francesi occupassero oltre il Patrimonio di S. Pietro la riva sinistra del Tevere col Papa, e che la destra fosse da noi occupata. Egli ha soggiunto che accettava ben volentieri questa combinazione, e che ne scrivesse pure al suo governo. 2° Se intendeva presentare la legge sui comitati, al che ha risposto che già la legge era al Consiglio di Stato, e che intendeva presentarla. Il Re fa sentire che vuole sciogliere la Camera, ma sarebbe atto incostituzionale, quando la Camera non vota contro al Ministero, quando il Ministero non riesce a completarsi, quando ancora non ha presentato una legge sua, e si spera che non venga ad un simile atto. Il Rattazzi incolpa te d’aver fatto venire qua o a Genova il Garibaldi, e il Plezza pare asserire d’avere da te ricevuto un tale incarico, e qui debbo dirti che non può andare che tu t’isoli da tutti quelli che potrebbero rispondere. Il Bianchi aveva sommo bisogno di parlarti. Ti telegrafai due volte perchè tu m’indicassi la stazione ove lo avresti incontrato, e nulla volesti dirmi. Per il tuo tardo telegrafo non potei nemmeno spedirti a Genova la cappelliera. Quindi lettere di D’Azeglio, De Launay, e molte altre sommamente